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Immobiliare, riequilibrio fiscale e rilancio dell’affitto

ottobre 12, 2012 • Affitto, Attualità, Casa, Economia, Ici, Inquilini, Problema abitativo, Proprietari, Società, Tasse

Il mercato segnala che i prezzi degli immobili non diminuiscono, e non diminuiscono perchè non possono diminuire, a meno che non si venda in perdita rispetto, persino, al solo carico fiscale. L’IMU, col suo inusitato peso, ha avuto e avrà ancor più nel prossimo autunno effetti devastanti, anche sul piano sociale. Tra l’altro, non è neppure auspicabile che i prezzi diminuiscano, per ciò che questo comporterebbe per lo stesso sistema bancario (l’effetto subprime).

La prima cosa che s’impone è un riequlibrio del carico fiscale che grava oggi sull’immobiliare, imposto sul falso presupposto che prima dell’IMU la tassazione del settore fosse in Italia più bassa che altro-ve. Bisogna che il Governo ascolti le voci di chi, responsabilmente, propone un ridimensionamento della tassazione della casa. La nuova situazione dei conti pubblici lo consente e quindi l’impone. C’è lo strumento (proposto dalla Cgia di Mestre) della modifica delle aliquote che l’esecutivo si è riservato di fare entro il 10 dicembre. C’è lo strumento della deducibilità che propone il presidente Fini. Altre forme ancora di riconduzione dell’imposta ad equità (a cominciare dalla valorizzazione, propria dei Paesi civili, del principio che il prelievo fiscale trova il suo limite nella capacità di reddito del patrimo-nio, come stabilito dalla Corte costituzionale tedesca ancora nel 1995) possono essere studiate. Ma necessitano, e urgentemente, atti concreti.

La seconda cosa che s’impone, è il rilancio dell’affitto. Per affrontare la situazione che si creerà, Spa-gna e Inghilterra l’hanno già fatto. Va anzitutto drasticamente ridotta – legislativamente – la sconside-rata penalizzazione fiscale dei contratti di locazione (il cui generale abbandono comporterà problemi ai quali, allegramente, nessuno pensa). Vanno poi resi sicuri (nel rilascio) i contratti, vanno fluidificate le norme coattive che oggi ancora (nell’uso diverso, da 35 anni, dalla legge sull’equo canone) li rego-lano, e che il premier Monti già nel ’98 sosteneva bisognose di una “liberalizzazione accelerata”. Po-trà, questa strada, non piacere a chi vuole le liberalizzazioni solo in casa d’altri (industriali, in primis), ma è l’unica realistica, come il mondo intero insegna. L’affitto solo, risolve il problema di chi non può più acquistare casa o pagare il mutuo.

Il fatto è, invece, che si continua a fare il contrario. La minaccia di una patrimoniale (che toccherebbe, coi parametri che girano, anche chi ha solo ereditato, o acquistato, un appartamento in una grande città o ha due abitazioni al Centro-Sud) grava come un macigno sul mercato, e sull’esito della maxi-vendita di immobili pubblici ipotizzata dal ministro Grilli. I criteri coi cui si vuole revisionare l’ISEE (l’in-dice sulla situazione delle famiglie, riferimento fisso di molte agevolazioni) fanno leva sui valori mag-giorati dell’Imu sperimentale, penalizzando ancora una volta chi ha risparmiato e investito nel matto-ne. Poi, c’è alle porte la riforma del Catasto: ammantata di belle parole, che però nascondono una sola cosa concreta, che l’Agenzia del Territorio/Economia avrebbe le mani libere per una discreziona-lità catastale (a beneficio delle esigenze di cassa, per soddisfare le quali sarebbe all’evidenza già predisposta) che frusta a tal punto l’obiettivo perequativo e di certezza insito nell’istituto stesso del catasto, che se le cose dovessero andare così, tanto varrebbe abolirlo, con risparmio almeno di spe-se ingenti.
Il problema dell’immobiliare – è la sostanza dell’intero discorso – va affrontato subito, prima che sia troppo tardi.

Fonte: confedilizia

4 Risposte a Immobiliare, riequilibrio fiscale e rilancio dell’affitto

  1. grazia de nunzio scrive:

    la cedolare secca e’ la piu grande fregatura che ci potessero fare,,,,,,,,,DEVONO PERMETTERE DI DEDURRE TUTTE LE SPESE….COSI EMERGEREBBERO TUTTI I LAVORI IN NERO….E ANCHE GLI AFFITTI IN NERO

  2. Manuela Iandoli scrive:

    Bene!Si “deve”insistere sulla deducibilita’ delle tassazioni sulla casa:il risparmiatore che ha investito nel proprio immobile non puo’essere “punito”in quanto ha realizzato un bene solido,magari anche lussuoso,rinunziando ad altri piaceri della vita .Il suo reddito e’ rimasto lo stesso o e’ diminuito anche in misura notevole perché deve essere mortificato ancora per i sacrifici fatti? Meglio chi ha portato e porta ancora soldi all’estero?La rivalutazione degli estimi catastali non può essere applicato selvaggiamente ma deve assolutamente tener conto del reddito “vivo e reale “del proprietario dell’immobile per evitare situazioni di estrema ingiustizia ed altamente punitivo per tutte le famiglie italiane che non hanno dissipato in beni voluttuari le proprie risorse economiche : gli eredi che magari vivono o vivranno con la borsa O il dottorato o altro ad 800 o1000 € dovranno “svendere” il bene ricevuto perché non riusciranno a pagare IMU o le tassazioni aggiuntive che si vorranno applicare e con somma ingiustizia sarà definitivamente ed ulteriormente punito il risparmiatore italiano !!!

  3. alex scrive:

    il fatto e’ che i costruttori sugli immobili ci straguadagnano e questo lo dico per certo in quanto amico di svariati costruttori,a loro una casa costa al mq circa 700e compreso di spese ,tasse etc…. e poi la rivendono almeno dalle mie parti (provincia di roma) a circa 5000 euro tutto cio’ e’ uno scandalo,quindi ben venga la crisi edilizia che li fa’ tornare con i piedi per terra,ancora non e’ il momento perche’ in italia ancora girano troppi soldi tra la gente comune ma a breve quando comincera’ a scarseggiare il cibo allora si che ne vedremo delle belle…..per quanto riguarda gli immobili dovebbero scendere almeno del 40% per ridare il via al mercato….

  4. faby scrive:

    nn ho parole……………… un mio cliente che lavora con imprese mondiali,ha partecipato nel 2010 ad una convetion mondiale e si parlava ALL’EPOCA di una leggera ripresa dopo il 2016………….. io ho 27 anni e mi chiedo cosa farò per poter avere una casa e una famiglia……………. che amarezza

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