
Si conclude l’operazione di ricerca di case fantasma, che ha avuto inizio nel 2007, grazie alla quale 1.261.000 unità immobiliari sono state incluse nel database catastale.
L’operazione per legalizzare le proprietà non dichiarate è stata effettuata confrontando le mappe catastali con immagini aeree ottenute per l’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura).
E ‘stato un intervento coordinato da diversi enti, come l’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia del Territorio, con l’intenzione di individuare le proprietà non dichiarate per combattere l’evasione fiscale da parte di un gran numero di proprietari di immobili in Italia.
Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate con la “operazione case fantasma”sono state scoperte:
·2.228.000 Particelle catastali identificate
- 1.039.000 Particelle con fabbricati cui è stata attribuita la rendita
- 998.000 Particelle su cui ricadono immobili che non richiedono l’accatastamento
- 191.000 Particelle con accertamento da perfezionare
· 1.261.000 Unità immobiliare a cui è stata attribuita la rendita catastale
- 769.000 Unità immobiliari urbane con rendita definitiva
- 492.000 Unità immobiliari urbane con rendita presunta
Il Governo considera che con questo lavoro sarà in grado di incassare circa 825 milioni di euro, derivati dall’Imu, dalle imposte sui redditi e della imposta di registro sui canoni di locazione.
L’integrazione di questo gran numero di proprietà nel sistema fiscale italiano è un passo avanti nella lotta contro l’evasione fiscale e il mercato nero.
Fonte: attico