
Leggi attentamente questa breve guida e scopri perché stipulare un contratto d’affitto a canone concordato conviene!
La cosiddetta locazione a canone concordato o concertato, prevede sí una durata minore del contratto e una limitazione per quanto riguarda il canone che si può percepire, ma comporta alcune importanti agevolazioni fiscali.
Specchietto con le tipologie di affitti a canone concordato
Che tu sia proprietario o inquilino, sicuramente ti sarai sempre mosso nell’ambito del classico contratto a canone libero, del 4 + 4 (contratto bloccato per 4 anni e rinnovo per periodo equivalente).
Ma è ora di vedere anche altre possibilità che si riveleranno interessanti ai tuoi occhi. Ecco allora una sintesi di queste modalità di locazione più agile, a canone concertado:
- 3 anni di locazione +2 anni di rinnovo obbligatorio (salvo eccezioni indicate dalla legge 431/98);
- Contratto per studenti (durata da 6 a 36 mesi, con rinnovo per ugual periodo);
- Contratto transitorio (durata da 1 a 18 mesi).
Il canone che, come proprietario, puoi imporre è vincolato a un tetto massimo stabilito dal tuo Comune. Fra l’altro, grazie al Decreto del Ministro delle Infrastrutture del 14/07/2004, ai comuni è concesso stipulare contratti concordati anche per periodi brevi (il contratto transitorio, appunto) con valori massimi stabiliti dal decreto ministeriale.
Certamente, da proprietario, eri abituato a chiedere un importo libero, e ti può sembrare che queste limitazioni ti stiano intralciando un po’ il gioco della domanda e dell’offerta, ma se finora abbiamo visto i limiti, sappi che la controfferta per questi vincoli è davvero ghiotta!
Le agevolazioni fiscali per questo speciale tipo di locazione
Ti vogliamo enumerare i vantaggi fiscali del canone concordato, per farti riflettere sulla convenienza di questa modalità di locazione:
- Diminuzione dell’Irpef (ovvero la parte di canone da riportare sul modello 730 per la dichiarazione dei redditi) dall‘85% al 59,5%;
- Riduzione dell’imposta di registrazione (passa dal 2% all’1,4% – percentuale che si calcola sul canone di locazione annuo e che va pagata in parti uguali dal locatore e dal conduttore);
- Eventuali altre detrazioni stabilite dal tuo comune, soprattutto se si tratta di un comune ad alta intensità abitativa.
I vantaggi esistono anche per gli inquilini!
Ma se invece tu non sei il proprietario, bensì l’inquilino, anche per te ci sono grosse novità. Se appartieni a una fascia di reddito bassa (in altre parole, se il tuo reddito non supera i 15.493,71 euro) puoi godere di una detrazione fiscale di 495,80 euro all’anno, mentre se appartieni alla categoria di reddito media, cioè fino a 30.987,81 euro annui, potrai detrarre la cifra di 247,90 euro.