
Esistono regolamenti di condominio che non permettono di tenere animali in casa. Dopo la Riforma in materia di condominio, tali regolamenti sono da ritenersi ancora validi? Cosa può fare chi vorrebbe avere, per esempio, un cane ma risulta vincolato da un regolamento di tipo contrattuale? A fare un po’ di luce sulla faccenda ci pensa Assoedilizia che spiega come, effettivamente, un regolamento contrattuale sia una sorta di contratto fra inquilini e come tale risulta vincolante. Anche se la Riforma del condominio stabilisce che i regolamenti non possono vietare di tenere animali domestici, la legge non ha valore retroattivo e dispone soltanto per il futuro. Pertanto questo divieto dovrebbe valere a partire dal 18 giugno (data di entrata in vigore della Riforma) soltanto per i regolamenti che saranno predisposti dopo di allora. Ciononostante, prosegue Assoedilizia, si sostiene che il diritto a tenere in casa un animale domestico rappresenti un vero e proprio diritto della persona e, come tale, non sopprimibile. Perciò si tende ad applicare la norma anche ai regolamenti vigenti ed anche a quelli di natura contrattuale, quasi fosse una norma di ordine pubblico. La questione, quindi, non è ancora chiusa.
Fonte: quotidianocasa