L’attestato porta la data del 20 marzo 2013. E’ stato certificato due giorni fa, a Lugo di Romagna, in provincia di Ravenna, il primo edificio residenziale di social housing, costruito secondo i canoni del nuovo protocollo Gbc Home, che è la trasposizione italiana del sistema di rating statunitense Leed for Homes. A dimostrazione che anche l’edilizia a canone calmierato può puntare alla qualità.
A realizzare l’immobile, che fa parte di un complesso di sei edifici e che si sviluppa su tre piani fuori terra per una superficie di 1.500mq, suddivisa in undici alloggi, è stata la Cogefrin, società di costruzioni generali, fondata nel 1968 e che, dal 2007, ha deciso di investire sul mercato della residenza, con interessi verso la sostenibilità e l’efficienza energetica. L’intervento, progettato dallo studio Conti e Galegati e da Designo Srl, è realizzato dalla società Parco dei Mulini: i tagli degli alloggi sono destinati a diverse tipologie abitative, dalle coppie alle famiglie agli anziani. L’intero progetto ha ottenuto la certificazione argento sul protocollo Gbc Home, con 50 punti sui 110 previsti, ed è stato presentato questa mattina a Expoedilizia, a Roma.
«L’edificio – spiega Salvatore Costanzo, Ceo di Cogefrin – è stato progettato e costruito adottando la metodologia costruttiva Easy Building System (www.easybuildingsystem.com), brevetto di Cogefrin. Questo nuovo approccio è finalizzato ad ottenere strutture ad alta efficienza energetica, edificate con tecnologia a secco, con alte prestazioni sotto l’aspetto dell’isolamento termico e acustico e tempi di realizzazione più veloci rispetto alle tecniche tradizionali». L’immobile emiliano, inoltre, si distingue per l’uso di impianti alimentati a fonte rinnovabile: in particolare, sul tetto, sono installati pannelli fotovoltaici per una potenza di 15kW.
Il protocollo Gbc Home è strutturato secondo 5 aree (Sostenibilità del Sito, Gestione delle Acque, Energia e Atmosfera, Materiali e Risorse, Qualità Ambientale Interna, Innovazione nella Progettazione): la certificazione è stata svolta da un organismo accreditato da Gbc Italia, in questo caso Bureau Veritas Italia. Fra gli aspetti che più hanno pesato per raggiungere il grado silver ci sono la localizzazione del sito, contornato da spazi verdi, l’uso di materiali green e in particolare di legno certificato, l’innovazione del progetto.
«Questa prima certificazione Gbc Home è motivo di grande soddisfazione per tutti gli attori coinvolti – afferma Mario Zoccatelli, presidente di Gbc Italia, associazione no profit che promuove nel nostro Paese il protocollo Leed -. Oltre a premiare l’impegno, l’applicazione pratica del caso testimonia che è possibile attuare le best practicies di livello internazionale anche per il social housing del mercato italiano. La nostra speranza è che questo rappresenti solo un primo passo di un lungo cammino, che porti benefici alla comunità e all’intero comparto dell’edilizia».
Fonte: ilsole24ore