Manca meno di una settimana al termine del 4 febbraio per la presentazione della prima dichiarazione Imu. Le categorie di soggetti interessate all’adempimento sono due:
1. I contribuenti in possesso al 1° gennaio 2012 di un immobile per il quale la situazione dichiarativa ai fini Ici non è compatibile con la disciplina dell’Imu
2. I soggetti che hanno posto in essere una variazione immobiliare Imu in relazione alla quale il termine ordinario dei 90 giorni scade entro il 4 febbraio
Si tratta di un obbligo dal quale risulta esonerata una vasta categoria di utenti, tra i quali gli enti non commerciali e gli imprenditori agricoli. Vi sono poi alcuni casi particolari di cui bisogna tenere conto, In primis, le istruzioni alla dichiarazione confermano che le aree edificabili devono di regola essere oggetto di dichiarazione, sia in caso di acquisto, sia in caso di vendita, sia in caso di mutamento del valore: se quest’ultimo al 1° gennaio 2013 risulta cambiato rispetto al 1° gennaio 2012, occorrerà presentare la denuncia.
Insorge immediatamente l’obbligo dichiarativo anche per i fabbricati d’impresa di categoria catastale “D”, privi di rendita, interamente posseduti da imprese e distintamente contabilizzati; in questo caso, le spese incrementative del valore contabile hanno effetto dall’anno successivo a quello di sostenimento.
In alcuni casi, la scadenza della dichiarazione seguirà le date delle delibere comunali del 2013, come nei casi in cui il Comune adotta per la prima volta un’aliquota agevolata per determinate categorie, come potrebbe essere per gli immobili locati. Infine, in caso di mancato rispetto del termine del 4 febbraio o in caso di denuncia incompleta o infedele, è possibile regolarizzare la violazione attraverso il ravvedimento, con termine lungo di un anno dalla scadenza della legge.
Fonte: quotidianocasa