Specialisti in appartamenti in affitto

L’Affitto con riscatto ancora non decolla

febbraio 15, 2013 • Affitto, Attualità, Casa, Economia, Inquilini, Problema abitativo, Proprietari, Società

Molti parlano dell’affitto con riscatto, ma sono ancora pochi quelli che vi ricorrono. La formula di acquisto alternativa è stata spinta alla ribalta dalle difficoltà del mercato immobiliare, ma ancora non decolla e, come spiega Casa 24, spesso si ferma a intenzioni e sondaggi d’interesse.

L’affitto con riscatto mostra sempre trend in crescita per quanto riguarda proposte e richieste, ma spesso i numeri rimangono piccoli in valore assoluto e si riducono ancora di più se si guarda ai contratti chiusi e ai rogiti. Rimane tuttavia una formula ricca di potenzialità e, forse, in grado di movimentare lo scenario stagnante delle compravendite. La soluzione si presenta appetibile in un momento di difficoltà come quello attuale: chi non riesce a comprare casa ne prende una in affitto con l’impegno di riscattarla entro 2-4 anni; il canone di locazione è più caro del normale, ma una parte va a scomputo del prezzo d’acquisto.

La formula rimane però di nicchia, a causa principalmente della scarsa informazione o di una comprensibile cautela: affitto con riscatto è un’espressione che comprende in realtà un certo numero di soluzioni con variabili da pattuire secondo le esigenze. “Fino a due anni fa non se ne parlava nemmeno – spiega a Casa 24 Daniele Mancini, amministratore delegato di Casa.it – Dal settembre 2011 a gennaio 2013 abbiamo assistito invece a un’offerta crescente di affitto con riscatto, del 37%, soprattutto da parte di costruttori interessati a piazzare l’invenduto. In numeri assoluti – conclude – nel nostro data base l’offerta si traduce però in circa 2 mila annunci e assorbirebbe in pieno la domanda, che è sì aumentata, e in particolare da parte di trenta-quarantenni e giovani coppie, ma resta debole e viaggia al di sotto del migliaio di annunci“.

Fonte: quotidianocasa

8 Risposte a L’Affitto con riscatto ancora non decolla

  1. Fabio scrive:

    Penso che la cosa possa essere positiva per entrambe le parti, e farebbe anche da trampolino per il rilancio dell’ aspettativa futura. Personalmente (proprietario di un monolocale) l’idea di fare “cassa” entro un termine prestabilito potrebbe essere un incentivo a “spendere” di più e cosi come me anche altri proprietari credo che la vedrebbero cosi, comportandosi di conseguenza come me. La cosa (in larga scala) potrebbe quindi rimettere in moto la bilancia dei pagamenti

  2. fatti neri scrive:

    in italia vogliamo fare gli americani con leggi dove il proprietario non è assolutamente tutelato, un esempio: se per contratto è vietata la sublocazione e non viene rispettato, si deve richiedere una causa civile con i suoi infiniti tempi e costi.
    non parliamo degli appelli per sfratto ed enti in causa per l’esecuzione…non funzionerà mai questa formula fin quando alla “teoria” non si associa una celere “pratica” di uscita dall’immobile del conduttore inadempiente, e questo lo fa uno stato forte che ha la forza di risolvere almeno temporaneamente i problemi abitativi del conduttore, dato che nessun giudice butta per strada ad esempio disabili, bambini o donne incinta….quindi chiedete lo stato di famiglia del conduttore prima di locare o potreste trovarvi nella condizioni di: avere dei morosi, pagare ugualmente le tasse allo stato, pagare un legale e dover offrire VOI una buona uscita al moroso………questa è l’italia cari signori,,,l’italia dei legali.

  3. laura scrive:

    Per forza non decolla. L’affitto con riscatto mi è stato proposto da più parti, ma a condizioni sempre vantaggiose per il proprietario. 2 o 4 anni sono troppo pochi e della rata di affitto-riscatto mi hanno proposto che metà va a riscatto e metà va persa per “tasse e spese varie” del proprietario. Ma dove sta la convenienza? Come sempre questa formula funziona bene, ma all’estero!!

  4. Andrea scrive:

    In Italia molte cose continuano a non andare bene, questa formula sarebbe ottima se gestita bene, l’estero rimane sempre il punto di riferimento per molti aspetti, ma l’Italia rimane sempre indietro.
    Se consideriamo che personalmente vivo in affitto in un condominio e sino ad oggi dopo 5 anni ho pagato circa 54.000 euro se vi fosse stata questa possibilità avrei già pagato un bel po di soldini, invece mi ritroverò a non avere un bel nulla.
    Pensiamo se questa formula fosse programmata nella migliore condizione, ovvero paghi l’affitto mensile e dopo 10/15 anni la casa diventa tua senza ricorrere a mutui o quant’altro si voglia con lo stato che si fa garante per te, innanzi tutto si farebbe a meno delle banche che sono ampiamente la causa di un sacco di problematiche in questo Paese, e se ci fosse uno stato come ad esempio ad Amsterdam dove se hai difficoltà nel pagare, automaticamente ti vengono incontro e pensano loro a quietanzare il canone di un mutuo in corso o in caso di affitto la rata trimestrale.
    L’eventuale restituzione viene stabilita in proporzione delle tue attuali possibilità, e nel caso perdi un lavoro, si preoccupano di cercartelo loro, e lo fanno continuando a pagarti pure 1000 euro al mese. Per quanto concerne il lavoro, devono obbligatoriamente trovartelo al fine di evitare di darti sempre il sussidio dopodiché una volta che hai trovato nuovamente un attività restituisci nei tempi e modi sulla base delle tue possibilità quanto ti hanno dato.
    Qui in Italia siamo ancora lontano…anzi… LONTANISSIMO.

  5. Silvio scrive:

    Cara signorina Laura, forse lei non si rende conto che se si rivolgesse direttamente alla banca dovrebbe come minimo anticipare un 30% del valore dell’appartamento per ottenere un finanziamento o mutuo per continuare a pagarla. Io credo che vada fatta una seria riflessione da parte di chi desidera divenire proprietario di casa, ossia: se normalmente si pagano 600 Euro d’affitto per un’appartamento di due camere nuovo del valore che può variare da 160 a 200 mila euro, per diventarne proprietari dopo una trentina d’anni credo che spendere in un primo momento 800 euro al mese (sacrificandosi nauturaralmente) e dopo 5 anni, in base ad un calcolo semplice che prevede un 30% comunque a fondo perduto240 euro mensili a parziale copertura delle spese ( 14.400 euro) e 560 euro accantonati in conto acquisto che danno 33.6000 euro sia comunque conveniente. Perchè lei potrà presentarsi in banca per ottenere un mutuo di 126.400 euro offrendo un ‘appartamento in garanzia del valore di 160.000 euro. lei potrà ottenere il suo mutuo e probabilmente continuare a pagare gli 800 euro mensili di rata. Di fronte ad un esborso di 600 euro d’affitto che non danno nessun ritorno trovarsi in grado di poer diventare proprietari non sia poco. In definitiva il sistema può funzionare ed è un ottimo incentivo. Silvio

  6. Maurizio scrive:

    Il 50% non è che sia uno sproposito visto che abbiamo una tassazione (Irpef, IMU e quant’altro) che si aggira poco al di sotto di quel livello e perciò su 100 euro 35/40 vanno in tasse allo stato. Ora non so se la manutenzione straordinaria diviene a carico dell’inquilino o rimane a carico del proprietario, ma se rimane in carico al proprietario, come un normale contratto di affitto, con il 50% uno rischia di rimetterci soldi. Sono conti fatti a spanne, lo ammetto, ma non credo di sbagliarmi di molto. Se vendo in questo modo non dico che ci devo lucrare sopra, ma almeno non rimetterci.

  7. Irisa P. scrive:

    io credo che un contratto d’affitto con riscatto è la migliore soluzione per noi govani per poter pensare a un futuro io al momento spendo più di affitto che di quello che potrei spendere per un mutuo ma il mutuo non me lo danno per via di un prestito!!l’italia gira molto male se nessuno viene incontro ai giovani che sono il futuro del paese si va poco lontano per far girare l’economia!!!visto che siamo messi così nesun giovane si sposerà, o vorra avere dei figli, e quindi cosa diventiamo un paese di vecche, e che le uniche nascite registrate sono quelle dei stranieri, che oltre tutto hanno tutte le agevolazioni possibili. anch’io vengo da un’altro paese ma ho la cittadinanza e non ho nessuna agevolazione anzi!!!Ho una figlia di 7 anni mi piaceebbedarle un fratellino o una sorrellina ma finche non ho la possibilità di avere una casa mia non posso farlo!!!perchè se ho un’altro figlio le possibilità per un mutuo diminuiscono notevolmente, lo so perchè mi hanno avertito la banca e le finanziarie!!!!solo i proprietari di varie abitazioni in vendita possono metersi una mano sulla cosenza e dire diamo una mano ai giovani!!!No? che ne dite?

  8. Irisa P. scrive:

    volevo rispondere al signore di prima che ha scritto che paga le tasse sull’appartmento ke mett in controaffitto per la durata del cntratto! Le posso dire una cosa sinceramente! Ma perchè le tasse non le paga lo stesso anche se l’appartamento lo tiene vuoto?In questo caso non è meglio che le entri in tasca qualche soldo invece che pagare le tasse su una qualcosa che non le da nessuna entrata? ci rifletta e poi mi risponda! garzie! laura

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