Il mondo immobiliare, insieme a diversi esponenti della cultura e dell’imprenditoria, ha incontrato ieri nella sede milanese di Assoedilizia (l’associazione dei proprietari immobiliari) il Presidente del Consiglio uscente Mario Monti, leader della lista Scelta Civica per le politiche 2013. Quella dei proprietari immobiliari, ha ricordato il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici, rappresenta una categoria trasversale di cittadini, profondamente interessata al progresso del territorio, al suo ambiente e alla sua economia, “in quanto è sul territorio che essa vive ed è sul territorio che ha investito i propri risparmi”. Colombo Clerici ha perciò espresso la preoccupazione dei proprietari immobiliari, i quali temono che i propri risparmi vadano dissolti.
Gli immobili, ha sottolineato il presidente di Assoedilzia, premuti tra imposte, oneri gestionali e amministrativi da una parte e crisi economica dall’altra, stanno diventando una forma d’investimento sempre meno competitiva e spesso l’unica soluzione è la dismissione. Per la prima volta nel dopo guerra, ha aggiunto, il settore immobiliare risulta in crisi in tutti i suoi comparti, da quello delle costruzioni a quello delle compravendite, dai mutui ai servizi immobiliari, fino anche ai redditi locativi e ai valori che mostrano un calo generalizzato. La tenuta delle quotazioni e dei prezzi è la prima condizione per presidiare l’investimento; il settore immobiliare, inoltre, ha storicamente svolto una funzione sociale di grande rilievo e ancor più la svolgerà in futuro, essendo venuto meno, denuncia Colombo Clerici, l’investimento pubblico diretto nell’edilizia residenziale e mancando ogni politica di sostegno al mercato da parte dell’investimento strategico nazionale.
Secondo Assoedilizia, gli immobili in locazione privata svolgono una funzione sociale intervenendo in assenza di iniziative strategiche pubbliche. Dopo l’Imu sperimentale, occorrerebbe quindi tornare al dimezzamento delle aliquote per gli immobili locati, sia residenziali sia ad usi diversi. E’ stata inoltre ridotta, ricorda l’associazione, la deduzione forfettaria delle spese dai canoni di locazione dal 15 al 5 per cento, quasi fosse un’agevolazione fiscale ai fini Irpef. Occorrerebbe quindi ripristinare tale deduzione nella misura del 15% dei canoni di locazione.
Il premier Monti ha riconosciuto il ruolo svolto dai proprietari di casa nella difesa dell’economia reale, nello sviluppo del territorio e nella funzione sociale svolta dalla locazione, aggiungendo che l‘Imu sarà “gradualmente ridotta” a partire da quest’anno, “rendendola ancora più progressiva per eliminarla dalla metà delle prime case, circa 10 milioni di unità”. Ha aggiunto poi di essere intenzionato ad estendere le detrazioni Irpef sulle ristrutturazioni della casa “anche agli arredi”. Il presidente del Consiglio si è soffermato infine sull’Irap, la tassa sulle aziende: “C’è chi propone di abolire l’Irap da 15 anni e poi non fa nulla – ha dichiarato, alludendo alle promesse passate del centro-destra – Noi pensiamo sia possibile diminuirla sensibilmente tagliando il monte salari dalla base imponibile, perchè è assurdo che chi assume lavoratori venga penalizzato”.
Fonte: quotidianocasa