
“Come stipulare un contratto d’affitto?” è una delle domande più comuni tra chi si appresta a concludere il suo primo accordo di locazione. Se sei giunto fin qui, probabilmente anche tu ti starai ponendo la stessa domanda: vi sono particolari requisiti di forma? Ma anche: quale contenuto deve avere? Ci sono specifici elementi che mi conviene inserire per non incappare in future incomprensioni? Procediamo con calma, allora: ti mostreremo i due step fondamentali per la corretta conclusione di un contratto di affitto.
Il contratto e la stipulazione
Ecco la prima questione fondamentale per rispondere alla famigerata domanda: come stipulare un contratto d’affitto? Il codice civile non predispone specifici requisiti di forma, ma un orientamento contrario può essere desunto dall’analisi sistematica dell’ordinamento: innanzitutto, ti basti pensare alla sentenza 1424/2010 della Corte di Appello di Roma, come emblematica; ma, ancora, come vedrai nel prossimo paragrafo, la registrazione del contratto di affitto richiede la presentazione di due copie del contratto stesso. Dunque, il contratto di affitto deve rivestire la forma scritta, a pena di nullità. In ordine al suo contenuto, ti elenchiamo i punti salienti e necessari, cui tu e il tuo locatore potrete aggiungere altri punti di vostro interesse:
- Il nome e i dati anagrafici del locatore e del locatario
- La data di inizio e la durata (o scadenza) del contratto: generalmente, il contratto libero segue la formula 4+4, quello concordato la formula 3+2.
- L’identificazione dell’immobile, comprensivo di indirizzo e, se si tratta di una unità immobiliare in palazzina, del numero del piano e dell’unità
- Il canone mensile di locazione
- L’attivazione, o il rifiuto, del metodo della cedolare secca
- La cauzione, che sarà restituita al termine del contratto se non sono sopravvenuti fatti particolari. La legge prescrive che la cauzione non potrà essere superiore a tre mensilità
- Dati catastali
- Attestato di Prestazione Energetica (APE) ex ACE
La registrazione
Il secondo e fondamentale passo per rispondere compiutamente alla tua domanda riguardo come stipulare un contratto di affitto è questo: la sua registrazione presso l’ufficio competente dell’Agenzia delle Entrate. A tal fine, potrai completare la registrazione online, con i software appositamente messi a disposizione dall’Agenzie delle Entrate, oppure fisicamente, presso un ufficio. In questo caso, dovrai presentare una precisa documentazione. Vediamo insieme quale:
- Almeno due copie del contratto di locazione, entrambe firmate in originale
- Il Modello 69 debitamente compilato
- Le marche da bollo nel numero necessario, ciascuna del valore di 16 €
- La ricevuta di pagamento del Modello F23
Attenzione: non si tratta di CAPARRA, bensì di CAUZIONE, ovvero deposito cauzionale per tutelare il locatore da possibili danni all’immobile. Usiamo la terminologia giusta, per favore!
Grazie Valeria per averci notificato l’errore, abbiamo corretto!
Quanti errori! Allora, Siria, così come Iris, non sono liberamente scaricabili ma è necessaria una specifica registrazione al sito dell’Agenzia delle Entrate che comporta l’assegnazione di un identificativo e di un pin personale.
La marca da bollo, già dal 1° luglio è di € 16 e non 14,62.
Altri dati obbligatori sono quelli catastali e quelli relativi all’ ACE/APE…
Non vedo come sia possibile indicare l’indice ISTAT che varierà di anno in anno…
Scusate ma avete pubblicato un articolo davvero approssimativo.
Buongiorno Marta, grazie per le tue segnalazioni, sono state utilissime! Abbiamo corretto gli errori, ti ringraziamo ancora per i consigli.