Enrico Letta ha annunciato un decreto per sospendere il pagamento della rata di giugno, aprendo così vari scenari su ciò che potrebbe accadere con con questa imposta controversa.
Il nuovo governo cerca un difficile accordo sul destino dell’Imposta Municipale Unica. Nonostante la sospensione della rata di giugno, bisogna ancora chiarire cosa avverrà nei prossimi mesi. La richiesta del Pdl di sospendere il pagamento dell’imposta e restituire quanto già versato implicherebbe la necessità di aumentare altre imposte sui redditi oppure sui consumi.
Questo non aiuterebbe la ripresa economica in Italia e potrebbe avere alcune conseguenze come:
- Problemi per il finanziamento dei comuni, che probabilmente dovranno tagliare servizi ai cittadini, oppure cercare altre forme di finanziamento a tassi di mercato.
- C’è anche il problema degli alloggi in affitto, il cui pagamento potrebbe essere aggravato da tasse supplementari per compensare la perdita di entrate provenienti dall’Imu. L’ambiguità su questa particolarità deve essere ancora chiarita dal governo, ma la gran parte degli italiani potrebbe non trarre beneficio da questa sospensione dell’imposta.
- Inoltre, le imposte sulla seconda casa sono spesso sbilanciate in relazione al valore della proprietà.
Le ipotesi sulle possibili soluzioni al problema dell’Imu sono sopratutto tre:
a) Sostituire l’Imu per la “Service Tax”, una formula simile a quella applicata in Francia, che comporterebbe l’unione d’Imu e Tares.
b) Il modelo tedesco: al posto dell’Imu pagare ai comuni una tassa legata alla rivalutazione delle rendite.
c) Riformulare l’imu sulla base di una proroga della detrazione per la prima casa e le spese familiari. La tassa sarebbe legata al reddito e all’Isee.
Il nuovo govierno avrà bisogno di trovare una soluzione efficace nei prossimi mesi, anche per affrontare la questione di come questi cambiamenti incideranno sulle imposte immobiliari strumentali.
Fonte: attico