
Estate ormai alle porte. Il caldo che si avvicina e la crescente domanda di condizionatori d’aria rappresentano un dato stagionale indiscutibile, così come la presenza di ragazzini in coda nelle gelaterie.
Se la tipologia dell’impianto di condizionamento, così come la potenza dello stesso, dipenderà da specifici fattori come grandezza dell’appartamento e numero di persone che beneficeranno dell’aria condizionata, esiste un parametro più difficile da valutare: il decoro condominiale.
Troppe volte si è assistito a titolari di casa multati a seguito del montaggio di condizionatori sulla facciata esterna dello stabile o anche sui muri interni dello stesso. Meglio quindi non lanciarsi nella scelta del miglior condizionatore per la propria unità abitativa, prima di avere chiaro il quadro legislativo che regolamenta l’installazione di questi elettrodomestici. Avere la possibilità di contrastare il caldo e i picchi termici tipicamente estivi, quando le temperature diventano quasi insopportabili, è fondamentale per mantenere una qualità di vita ragionevole. Allo stesso tempo è importante scongiurare estenuanti processi con gli altri condomini che possono andare avanti per diverse stagioni, prima di essere risolti.
La legge sui climatizzatori da esterno
Tutto quello che riguarda il condizionamento mediante unità esterne è definito dall’ articolo 1002, 1120 e 1122 del Codice Civile. Inevitabilmente, ogni tipo di installazione di macchine per aria condizionata su edificio si scontra con la norma espressa dall’art. 1122 e quindi con il divieto dei condomini di realizzare opere che danneggino in qualche modo le “parti comuni” della struttura condominiale. Attraverso le altre due leggi, espresse negli articoli 1102 e 1120 è comunque obbligo di ogni condomino quello di garantire la sicurezza delle altre persone che abitano nell’edificio. Allo stesso tempo e arriviamo forse all’aspetto più discusso di tutta questa problematica, gli abitanti del palazzo dovranno ugualmente impegnarsi a preservare l’estetica dell’edificio.
Vediamo di fare un po’ di luce sulla questione. A conti fatti ogni assemblea condominiale potrà riunirsi per esprimere un parere positivo o negativo di fronte al posizionamento della macchina climatizzatore su di un lato dell’edificio. Qualora il condominio si esprimesse negativamente e il presunto utente “inadempiente” facesse ricorso, si dovrà comunque attendere l’esito di un processo legale prima di poter raggiungere un verdetto definitivo.
La possibilità che la presenza di un condizionatore venga “accettata” dalla comunità condominiale dipende da alcuni fattori:
- la presenza o meno di un palazzo considerato storico
- la prossimità dell’edificio ad una zona turistica
- la presenza di lavori previ, già realizzati da altri condomini sulla facciata del palazzo
- la capacità dell’unità di condizionamento di integrarsi all’estetica generale della facciata
- possibilità che parti come il compressore vadano a ledere la sicurezza dei condomini
In sostanza qualunque tipo di installazione a parete, non dovrà recare danni alle altre persone, come può accadere nel caso di un unità posta appena sopra l’ingresso di un portone, la cui sporgenza potrebbe risultare pericolosa. In ogni altro caso, l’aspetto a cui ogni utente dovrebbe pensare è sempre collegato con il rispetto con il decoro architettonico dell’edificio. Questo perchè l’estetica generale del caseggiato potrebbe influire sulla stessa quotazione di vendita dello stabile e quindi arrecare un danno economico a tutti gli altri abitanti del condominio.
Un trucco di..facciata
Premessa che per prima cosa, sarebbe sempre auspicabile sentire cosa pensano a proposito gli altri utenti e l’amministratore dello stabile, prima di coglierli di sorpresa e giustificare una loro reazione più emotiva, che basata sulla ragione. In secondo luogo si potrebbe tentare di abbellire la facciata, così da dimostrare tutta la buona volontà nel trovare una soluzione che soddisfi anche gli altri.
Si potrebbe ad esempio rivestire la macchina con una pellicola colorata per condizionatori, appositamente studiata per integrare meglio l’unità al contesto condominiale.
Più che di un trucco, si tratta di un brevetto tanto semplice, quanto efficacie per ovviare a problemi connessi con lo splendore del palazzo. Questa cover permette di celare meglio il motore del condizionatore e allo stesso tempo ottimizzare la sua presenza estetica, rendendolo meno evidente e più tollerabile anche alla vista dei passanti. Allo stesso tempo questi particolari fogli colorati dimostrano di avere anche una funzione protettiva nei confronti delle macchine, limitandone l’usura dovuta all’azione degli agenti atmosferici.
Si tratta di un sistema per abbellire e impreziosire il proprio balcone, assecondando i gusti condominiali. Molti negozi offrono infatti la possibilità di personalizzare i disegni da applicare come rivestimento sull’unità esterna.
In questo modo si potrebbe coinvolgere direttamente gli altri abitanti dello stabile e domandargli, magari durante una riunione condominiale, quale potrebbe essere la fantasia più gradevole dal loro punto di vista. Qualora poi l’esigenza di installare nuovi condizionatori riguardasse più utenti all’interno dello stesso plesso, si potrebbe pensare di utilizzare lo stesso tipo di personalizzazione e dare così un tocco unico al proprio palazzo.
Articolo scritto dalla redazione di demshop.it
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problematica frequente in condomini dei centri storici o di vie ad alto passaggio pedonale e veicolare, il consiglio della copertura con fogli dello stesso colore del muro condominiale esterno potrebbe essere una soluzione quando non sono presenti balconi di proprietà , ma la soluzione senza ombra di dubbio è quella di istallare il motore del condizionatore sul pavimento del balcone e poi coprirla con una mensola di legno o di marmo cosi che ci possa sedere anche sopra, soluzione ottimale e a prova di legge anche contro il condomino più pignolo
Secondo me la soluzione migliore sarebbe evitare di adottare climatizzatori con unità esterne, ma farli sostituire con quelli di ultima generazione sicuramente meno ingombranti, inquinanti, e meno dispendiosi!