
Come cambiare l’operatore dell’ energia elettrica senza interrompere il servizio? Questa è una delle tante domande che sorgono al momento di cambiare la compagnia elettrica sebbene l’iter da seguire sia abbastanza semplice e alla portata di tutti.
A patire dal fatto che vige il libero mercato dell’ energia elettrica, qualsiasi cliente può passare da un fornitore all’altro in qualsiasi momento e le incombenze e i costi da sostenere sono minime.
Basterà infatti firmare il contratto con il nuovo operatore e quest’ultimo si incaricherà di tutte le pratiche burocratiche per la chiusura del vecchio contratto con l’altro fornitore.
Il cambio di operatore sarà automatico e senza interruzione del servizio, sarà infatti sempre il nuovo operatore che invierà il nuovo contatore di energia elettrica consumata e, proprio da quello stesso momento avrà inizio la nuova fornitura. Il passaggio di solito, dalla firma del contratto al momento effettivo del cambio di fornitore, avviene in media in uno, massimo due mesi.
In questo lasso di tempo vi sarà quindi la liquidazione finale degli ultimi importi di consumo al vecchio operatore, con l’invio dell’ultima bolletta, del conguaglio e dell’eventuale restituzione di cauzioni.
Pertanto questo passaggio di operatore non verrà a costare nulla o quasi al cliente, potrebbe essere previsto il pagamento di un bollo o di un deposito cauzionale. Quest’ultimo si trata sempre e comunque di un importo che andrà restituito a fine contratto e non può superare gli 11,5 euro al kilowatt di potenza prevista dal contratto stipulato, per una famiglia media si tratterebbe approsimativamente di un 34€.
Nel caso di domiciliazione bancaria, una volta pagata l’ultima bolletta del vecchio operatore si potrà, per maggior certezza, chiedere alla propia banca di disdire ogni autorizzazione all’ addebito, e cambiare poi la domiciliazione al nuovo operatore chiedendola già alla stipula del contratto o anche successivamente attraverso il servicio clienti del nuovo fornitore.
Firma del nuovo contratto
Bisognerà poi prestare molta attenzione al contratto che si firmerà, va controllato che:
- vi siano indicate tutte le prestazioni erogate,
- le date di scadenza,
- le possibili variazioni di prezzo,
- gli eventuali depositi cauzionali spese o oneri aggiuntivi.
Prima di cambiare fornitore di energia elettrica e di aderire ad un nuovo contratto luce, verifica sempre chi ha proposto il contratto e soprattutto chiedine una copia scritta.
Comparazioni dei prezzi dell’ energia elettrica
Se ancora non hai deciso a quale compagnia elettrica vuoi aderire, puoi anche comparare i prezzi, grazie a questa pagina di “comparazione dei prezzi” potrai capire in base al tuo nucleo familiare e alle tue abitudini, quale compagnia offre la miglior tariffa per te.
Cosa serve per cambiare fornitore di energia elettrica
- Dati intestatario del contratto di fornitura (importante il codice fiscale);
- Attuale fornitore;
- Importo dell’ultima bolletta;
- CODICE POD (Point of Delivery) o Numero presa è il codice alfanumerico è un codice che identifica la tua fornitura, si trova nella prima pagina della bolletta o, in alcuni casi rari, in seconda pagina;
- Indirizzo di fornitura;
- Soluzione di pagamento.
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Voi la fate molto facile. In realtà accade che ci vogliano dei tempio biblici per iriavere la corrente. Il tutto a causa di vecchi inquilini che hanno lasciato uno scoperto. Non solo ma mi è capitato di avere degli inquilini che sono rimasti per mesi senza energia elettrica perchè un gestore con sede a Bologna aveva bloccato il contatore. Le leggi sono una cosa diverso invece è il comportamento delle società elettriche che imperversano senza regole. Il problema qui in Italia che nessuno osserva le regole e si verificano gli abusi più paradossali senza che il povero utente possa fare alcunchè