
Le proprietà confiscate ai membri della criminalità organizzata potranno essere affittate dai lavoratori delle forze dell’ordine (poliziotti, Vigili del Fuoco, militari dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica).
Si tratta di una delle misure del nuovo Codice Antimafia, approvato dalla Camera dei deputati. Ora deve essere approvato dal Senato, affinchè la normativa abbia effetto.
Contratti di locazione per un massimo di otto anni
Se l’emendamento ha effetto, le proprietà espropriate potrebbero essere abitate da membri delle forze dell’ordine, con contratti di locazione di quattro anni. Tali contratti di locazione possono essere rinnovati solo 2 volte.
La ristrutturazione delle case confiscate
Se la proprietà ha bisogno di rinnovamento e le istituzioni che si occupano della casa non ne hanno i fondi necessari, i nuovi inquilini possono realizzare gli interventi, le spese dei lavori saranno detraibili del canone di locazione.
Tutti i progetti di ristrutturazione devono essere approvati dalle autorità competenti.
Aggiudicazione
Il Codice Antimafia vieta la somministrazione dei beni confiscati agli amici o alla famiglia del magistrato.
Questa disposizione non è stata approvata da tutti i partiti politici, parte della Camera dei deputati ritiene che gli affitti di queste case dovrebbero essere pubblici, e non solo per le forze dell’ordine .
Il governo vuole con questo provvedimento che la presenza dello Stato sia visibile in quei territori dove le organizzazioni mafiose sono più presenti nella società.
Fonte: today
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