
Si vedono finalmente i primi segnali di ripresa del mercato immobiliare dopo questi lunghissimi 7 anni di recessione.
Come avevamo visto tempo fa “Crisi immobiliare in Italia: affitto, la chance dei maxi-progetti”. Ora stiamo di fronte ad una ripresa, ma vediamo insieme gli effetti stimati.
È l’osservatorio immobiliare curato da Nomisma che prevede una chiusura del 2015 ancora in rosso ma che evidencia questa forte propensione per il prossimo biennio al miglioramento:
- 2015 chiusura con prezzi delle case in calo del 2,8% e numero di compravendite vicine alle 440mila;
- 2016 si prevede un aumento dei prezzi vicino allo 0,1% e numero di compravendite che sfioreranno le 480mila;
- i prezzi degli immobili inizieranno invece a crescere nel 2017 con una stima delle compravendite superiore alle 500mila.
Nel settore bancario Nomisma rileva un aumento delle erogazioni dei mutui. Nello specifico si sottolinea come nei primi 6 mesi del 2015 il capitale erogato per mutui alle famiglie è stato di 17,3 miliardi, registrando un incremento di 53 punti percentuali rispetto allo stesso semestre del 2014.
Surroghe e sostituzioni sono passata del 7,5% (2014) al 26% del totale “ridimensionando il sostegno netto al settore immobiliare”. Inoltre la quota di transazioni senza ricorso al credito è scesa al di sotto del 45%, a fronte di un aumento complessivo del mercato residenziale del 6%.
Per il secondo semestre del 2015 si prevede una cifra di 21 miliardi erogati. Il gap con il crollo registrato nel bienio 2012-2013 si reduce ma non si colma.
La ripresa del mercato immobiliare resta comunque precaria e possibilmente soggetta ad indebolimenti. Dagli studi pare che questa situazione ancora precaria deriverebbe dal settore degli immobili d’impresa, attualmente alimentato da presenza straniera, quindi piú esposta a contraccolpi, e non di tipo residenziale.
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