
Il 26 ottobre scorso, un decreto ufficiale del Ministero dell’Economia ha stabilito definitivamente con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, in che modo si andranno a restituire i soldi di tutti coloro abbiano erroneamente versato i soldi dell’ IMU nelle casse dello Stato e non in quelle dei Comuni in cui si trovano gli immobili.
Il contribuente a cui devono essere ridati i soldi, ha due opzioni, a seconda che abbia indicato o meno i suoi dati bancari all’atto del pagamento dell’IMU.
1. Per chi, durante il pagamento ha indicato i dati di un conto corrente bancario, la devoluzione dei soldi sará molto più semplice; il contribuente, infatti, si vedrà accreditare sul proprio conto corrente quanto dovuto;
2. Se invece non è stato dichiarato il proprio IBAN, si dovranno seguire canali diversi a seconda dell’importo del rimborso da ottenere.
Il primo passo per lo Stato sará quello di provvedere ad emettere mandati di pagameno intestati al contribuente. Nel caso in cui la cifra da devolvere sia inferiore a 1.000 euro, il contribuente dovrà recarsi presso gli uffici postali, dove gli consegneranno il denaro in contante, entro 60 giorni dall’inizio del periodo di esigibilità
Se la somma che si era versata è superiore ai 1.000 euro, si riceverà un vaglia, non trasferibile, emesso dalla Banca d’Italia e si dovrà poi procedere all’incasso.
Nel caso in cui qualcuno si dimenticasse di riscuotere quanto dovuto, i fondi non andranno comunque persi, torneranno alla Tesoreria dello Stato che li ridistribuirà fra i contribuenti.
Tags: Tasse