
Una scelta fondamentale nella vita di ognuno sará quella di decidere se vivere in affitto o acquistare la propia casa.
A parte le varie condizioni personali legate a lavoro e stabilitá del posto di lavoro si potranno fare delle valutazioni generali rispetto ai diversi costi che vanno affrontati al momento dell’acquisto di una casa con rispetto all’affitto della stessa.
Prezzo
Il fattore prezzo/affitto non deve superare il 4-5% annuo. Non avrebbe senso infatti pagare una rata di mutuo piú elevato di un affitto. Va inoltre considerata la renuncia di una plusvalenza del capitale se investito nell’acquisto di una casa.
Di solito infatti si preferisce pagare degli affitti e mantenere il capitale investito in titoli di stato, obbligazioni o azioni. Non si corre il rischio di svalutazione dell’immobile e pertanto del capitale investito per l’acquisto.
Tempo di permanenza
Come detto prima, questa variabile cambia molto da persona a persona.
In regola di massima piú si é sicuri dell’intenzione di rimanere a lungo, se non per sempre, nella stessa cittá piú converrá acquistare rispetto ad affittare casa in quanto e commissioni sono distribuite su un orizzonte temporale più ampio.
Se si decide di acquistare andranno prese in considerazione delle spese obbligatorie da sostenere annualmente per il mantenimento della casa, come possono essere le tasse, le eventuali rate del mutuo, di assicurazione, le spese di condominio, le spese di manutenzione e ristrutturazione dell’immobile.
Una parte di queste spese comuni nell’acquisto di una casa potranno comunque essere dedotte fiscalmente.
Ricordiamo anche le agevolazioni fiscali previste per l’acquisto della prima casa, come trattato nel nostro blog “Le tasse sulla casa, riepilogo scadenze e baratto amministrativo”
Mutuo o Leasing?
Vediamo i vantaggi del mutuo:
- Durata operazione, che può protrarsi fino a 30 anni.
- Rate mensili inferiori ai canoni di leasing, a seguito degli attuali tassi di mercato praticati sui mutui che in media non superano il 2%.
- Si acquisisce la proprietà del bene sin dall’inizio. E’ possibile quindi vendere l’immobile dopo l’estinzione del mutuo, traendone profitto.
Mentre gli svantaggi:
- Immobile finanziato al 50%. L’importo del finanziamento da poter richiedere alla banca per l’acquisto dell’immobile è determinato sulla base del cosiddetto loan to value (LTV), ossia il rapporto tra l’importo del mutuo e il valore dell’immobile. Tale parametro spesso non supera l’80% del valore dell’immobile tuttavia, è concreto ragionare su un LTV del 50%, richiesto dalle banche.
- Tasse di proprietà sull’immobile.
- Oneri notarili relativi all’atto di mutuo.
- Oneri legati alla perizia dell’immobile, generalmente a carico del cliente della banca concedente il mutuo. Sia gli oneri notarili, sia quelli previsti per la perizia, sono costi propedeutici alla delibera dell’operazione di mutuo; se la banca dovesse deliberare negativamente, il cliente non recupererà tali spese.
I vantaggi del Leasing:
- Il bene sottoposto a leasing non concorre alla formazione del reddito, nè viene iscritto in bilancio per le imprese.
- Immobile finanziato al 100% (il finanziamento può includere anche gli arredi).
- Tempi di istruttoria più rapidi rispetto ad un’operazione di mutuo.
- Non vi sono spese notarili, previste invece per l’iscrizione dell’ipoteca.
- I canoni periodici sono sottoposti a deducibilità per tutta la durata del contratto.
- Un bene in leasing non può essere né sequestrato né pignorato.
- Il prezzo di acquisto del bene (prezzo di riscatto, solitamente pari all’1% dell’importo finanziato) è inferiore al prezzo di mercato (il prezzo di riscatto viene calcolato sul valore dell’immobile al momento della sottoscrizione del contratto).
Per chi vuole qualche nozione in piú sul leasing consigliamo la lettura del post “Un’ alternativa per comprare casa: il leasing abitativo”.
Mentre gli svantaggi in questo caso sono:
- La durata non supera generalmente i 12-15 anni.
- I canoni periodici sono generalmente più alti rispetto ad un semplice canone di affitto o di una rata del mutuo.
- Il bene non può essere venduto o ceduto.
Manutenzione e tasse
L’acquisto di una casa, a parte i costi previsti per tale operazione prevede anche delle spese a vita, come possono essere le tasse e gli investimenti per le manutenzioni che ogni bene immobile necesita col passare del tempo.
Si tratta di spese che le persone che optano per l’affitto non affrontano e a volte non é detto che quando si decide di vendere si recupera il capitale investito con l’acquisto.
Negli ultimi anni gli immobili si sono visti deprezzati anche di un 50%.
Secondo Nomisma, si prevede una risalita dei prezzi degli immobili giá a partire da quest’anno per proseguire fino al 2018. Pertanto pare conveniente acquistare ora in vista di un possibile recupero del valore dei beni immobiliari.
Di certo bisogna andarci cauti e soprattutto analizzare tutti i fattori in gioco, tanto personali che generici caso per caso.
Tags: economia
Vi racconto la mia situazione: ho 59 anni, mio marito 67, due figli una vive all’estero l’altro di 20 studia all’università e vive con noi. pago un affitto di 1250 euro/mese ma possiedo due piccoli appartamenti che mi danno un mensile totale di 1000 euro/mese. tra due anni andrò in pensione pertanto percepirò una discreta liquidazione rateizzata in tre anni. Mi conviene fare un mutuo ed acquistare con mutuo vendendo i due piccoli appartamenti (ma non riesco a decidere che taglio di casa mi conviene date le incertezze sul futuro dei figli..) oppure mi conviene rimanere in affitto???
Ciao Paola ti consigliamo di chiedere alla nostra Community, dove troverai esperti pronti a risponderti.
Grazie