
Negli ultimi anni la street art (o arte urbana) da piccolo fenomeno di nicchia è diventata un vero e proprio movimento culturale, conquistando e trasformando le zone più trascurate, abbandonate o degradate in spazi artistici e culturali.
L’arte, dunque, si impone come strumento di riqualifica degli spazi abbandonati, un’arte non più elitaria ma accessibile a tutti che si mescola con la quotidianità.
Milano culla dell’arte urbana
Milano si presta bene alle sperimentazioni artistiche e culturali e si offre come perfetto scenario per un’arte il cui scopo è quello di conquistare un pubblico sempre più vasto, lanciare messaggi e sensibilizzare i cittadini.
Numerosi sono i progetti che negli ultimi anni sono stati avviati riuscendo a trasformare spazi urbani in laboratori artistici a cielo aperto dove il territorio si sposa con l’arte contemporanea. Un fenomeno che coinvolge non solo centri sociali e periferie ma anche le zone più centrali della città.
A pochi chilometri dal centro, in zona porta Vittoria, alle spalle del Tribunale e a due passi dall’Istituto Europeo di Design, troviamo il Giardino delle culture. Milleduecento metri quadrati, tra le vie Morosini e Bezzecca, rimasti abbandonati per oltre trent’anni e riqualificati grazie all’impegno di tre associazioni di quartiere, Comitato XXII Marzo, E-Vento e Teatro Laboratorio Mangiafuoco. Inaugurato nell’aprile 2015 lo spazio è destinato ad attività culturali e ricreative.
Due ampi murales realizzati da Millo, alias Francesco Camillo Giorgino writer di fama internazionale, si affacciano su una piazza pavimentata, attrezzata con le panchine in legno della terrazza del padiglione Germania di Expo 2015. L’opera dona un nuovo volto al quartiere e si colloca tra i migliori progetti di riqualificazione della città.
Riqualificazione degli spazi urbani
Il Pirelli Hangar Bicocca di Via Chiese 2, ospiterà l’“Efemero” , il murale realizzato dai due gemelli brasiliani OS GEMEOS, due tra i più famosi esponenti al mondo di urban art. Il murale, ispirandosi alla storia del palazzo Pirelli Hangar Bicocca, dove nel corso del XX secolo venivano realizzate locomotive ferroviarie, ricrea la sagoma di un treno urbano su scala monumentale che si proietta lungo un viaggio immaginario.
L’opera fa parte di un nuovo progetto, chiamato “Outside the Cube”, che dal 2016 al 2018 sperimenterà approcci innovativi dell’arte nello spazio pubblico e un ricco calendario di eventi paralleli.
Probabilmente la creazione d’arte urbana più impresionante è la Milano street Hi-story che si trova in uno delle mura della Basilica di San Lorenzo, una delle chiese più antiche di Milano.
I murales sono stati dipinti da un collettivo di 11 artisti: Acme 107, Encs, Gatto Nero, Gatto Max, Gep, Gianbattista Leoni, Kasy 23, Luca Zammarchi, Mr. Blob, Neve e 750ml che hanno voluto ripercorrere la storia della città scegliendo, ognuno, un personaggio (o un evento) tipicamente milanese .
Una selezione che va dall’epoca medievale alla seconda guerra mondiale: La Vergine Maria, un soldato che rappresenta la Seconda Guerra Mondiale, Napoleone Buonaparte, Giuseppe Verdi, Leonardo Da Vinci, Carlo Magno, Attila, etc…
Fonte: milano.mentelocale
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