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Tempi di barbecue, usarlo in condominio e vivere felici si puó

Tempi di barbecue, usarlo in condominio e vivere felici si puó

aprile 27, 2016 • Preferiti, Vivere in condominio

Il balcone in condominio puó essere tema di forti discussioni fra vicini di casa. Non si tratta infatti di una zona franca, ma vige la stessa normativa che controlla la convivenza tra vicini.

Per l’utilizzo del barbecue nel balcone di casa e non accendere le ire di tutto il vicinato basterá rispettare poche e semplici regole di convivenza, cosí da farne un buon utilizzo e mantenere la pace tra il vicinato.

Tempi di barbecue, usarlo in condominio e vivere felici si puó

La normativa in materia di utilizzo del barbecue si concentra sulla legittimità delle immissioni di fumo conseguenti all’accensione o alla cottura.

La norma fondamentale che regola l’utilizzo del barbecue é quindi quella che tratta di immissioni nella proprietà del vicino, ovvero l’articolo 844, I comma del codice civile. Che dice:

“Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi”.

Ecco allora che con l’arrivo della bella stagione, la stagione anche delle grigliate in compagnia appare nella nostra community una domanda sul tema:

I miei vicini hanno iniziato la stagione delle grigliate in balcone. Casa mia si riempie di fumo e di odore. Mia moglie è vegana. Che faccio?

Alla luce dell’art 844 del Codice Civile, ecco allora che vanno studiati i limiti di tollerabilitá, anche alla luce del regolamento di condominio.

Ma come andranno calcolati i limiti di tollerabilitá se si parla di fumi provenienti dal barbecue?

Tempi di barbecue, usarlo in condominio e vivere felici si puó

Perché per i rumori, anche se la soglia puó essere particularmente soggettiva, esistono macchinari appositi per la misurazione e dei valori stabiliti per limitare la tollerabilitá.

A dare un contenuto concreto al concetto di normale tollerabilità, ci pensa, di volta in volta, la valutazione discrezionale del giudice di pace. Sará infatti il giudice di pace a dover stabilire la tollerabilitá delle emissioni di fumi del barbecue caso per caso.

Anche se, come stabilisce la Cassazione n.5215 del 09/5/95 e Cassazione 21 gennaio 1998, n. 739, non é obligatorio da parte del giudice ricorrere a perizie:

“l’attitudine, rispettivamente, dei rumori a disturbare le occupazioni o il riposo delle persone e delle emissioni di gas, vapori o fumi a molestare persone non deve necessariamente essere accertata mediante perizia, ben potendo, al contrario, il giudice, secondo le regole generali, fondare il proprio convincimento al riguardo su elementi probatori di diversa natura quali, in particolare, le dichiarazioni testimoniali di coloro che siano in grado riferire caratteristiche ed effetti dei rumori e delle emissioni summenzionati, quando tali dichiarazioni non si risolvano nell’espressione di valutazioni meramente soggettive o di giudizi di natura tecnica, ma si limitino a riferire quanto oggettivamente percepito dai dichiaranti medesimi”

e che non è necessario aver provocato direttamente un danno in quanto basta l’attitudine stessa dei gas ad essere molesti, come stabilito con la sentenza n. 5312 dell’ 11 aprile 1990 Cass. pen., sez. VI.

“Nell’ipotesi di emissione di gas, di vapori o fumi, non è necessario che l’emissione stessa provochi un effettivo nocumento, essendo invece sufficiente l’attitudine del gas, del vapore o del fumo, emesso ad offendere, imbrattare, molestare le persone”.

Di certo non aiuterá partire subito con il piede di guerra rivolgendosi all’amministratore o passare subito alla denuncia e ritrovarsi davanti il giudice di pace.

Prima di arrivare a tanto ci sentiamo sempre di consigliare di affrontare il vicino e provare ad avere un dialogo costruttivo, magari stabilendo delle piccole norme di convivenza per limitare il disturbo ma non limitare la libertá dell’altro.

Qualche consiglio pratico invece per gli instancabili del barbecue ci viene voglia di lasciarlo a beneficio di tutto il condominio.

Usate innanzitutto la diligenza del buon padre di famiglia:

  • Organizzare un barbecue tutti i giorni e affumicare tutto il condominio soprattutto durante la bella stagione quando si arieggia piú volentieri casa non vi porterá a nulla.
  • Potete studiare la posizione migliore dove posizionare il vostro barbecue soprattutto studiando come soffia il vento, per evitare che porti direttamente tutto il fumo in casa del vicino.
  • Il barbecue a gas é un’ottima soluzione in quanto per portare a temperatura la piastra non si sprigionano fumi e si limiterá quindi il tempo di immissioni di qualche fumo durante la cottura dei cibi.
  • Per chi non sa rinunciare alla carbonella per limitare le immissioni di fumo occore munirsi di cesto accenditore abbinato ad un accenditore elettrico.

Ricordate sempre di rispettare il regolamento di condominio per quanto riguarda anche gli orari di silenzio e la convivenza é assicurata. Anche i vicini piú attaccabrighe non potrá impedirvi di godere del vostro balcone in pieno.

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