
Un tema molto frequente tra i proprietari di immobili è la volontà di cedere o donare la propria casa ai figli. I motivi possono essere i più svariati ma in questo caso sono del tutto irrilevanti. Quali sono le tasse che incombono alla ora di donare un immobile ai figli?
Cosa dice la legge?
Per la Legge non esiste nessun problema per quanto riguarda questo passaggio. Questa operazione dovrà avvenire mediante un atto pubblico, ovvero la sottoscrizione di un contratto, la donazione, in cui il donante (in questo caso i genitori) donano l’immobile al ricevente (il figlio) che accetta.
La figura di un notaio e due testimoni (quasi sempre sono gli impiegati dello studio notarile) è obbligatoria.
Con la preparazione dell’atto, la firma sullo stesso delle parti e l’autentica notarile, si conclude il passaggio di proprietà, che è gratuito e non prevede il versamento di alcun corrispettivo a favore del donante/proprietario.
Per farsí che il contratto sia valido, dovrà infine essere trascritto formalmente nei pubblici registri.
Quali sono le tasse da pagare se dono la casa a mio figlio?
Lo stato italiano pretende il versamento di alcune tasse, ma non vi allarmarmate la tassazione è alquanto agevolata per i trasferimenti a favore dei propri figli.
La tassa da pagare è quasi sempre nulla, dato che per versarla occorrerebbe che il valore dell’immobile donato sia superiore al 1000.000 di euro e si andrebbe a calcolare soltanto sull’eccedenza rispetto alla detta cifra. In questo caso il 1000.000 di euro è considerata una franchigia.
L’imposta sulla donazione raramente è applicabile, in ogni caso, ci sono altre due tasse da versare:
- l’imposta ipotecaria nella misura del 2%;
- l’imposta catastale nella misura del 1%.
Il calcolo delle predette percentuali deve avvenire tenendo conto del valore dell’immobile.
Se volete donare la casa a vostro figlio, e questa sarebbe e diventerebbe la “prima casa” per vostro figlio, anche queste tasse, ipotecaria e catastale, sono agevolate: esse si pagheranno nella misura ridotta e fissa di 200 euro cadauna. Inoltre, l’agevolazione così ottenuta, non precluderà a vostro figlio di usufruire del descritto regime di esenzione nel caso di un futuro acquisto a titolo oneroso.
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