
Un’automobile che ricarica una casa: sembrerà un’utopia, ma in futuro potrebbe diventare realtà. L’ultima frontiera in materia di casa ecologica è infatti un immobile che si ricarica grazie a un’auto elettrica. In gergo tecnico si chiama “vehicle-to-grid”, ed è una tecnologia che impiega sistemi di carica capaci di far viaggiare l’energia in entrambe le direzioni. Quindi dalla rete all’auto e viceversa, utilizzando le automobili stesse come “riserve” da cui l’energia possa essere prelevata per stabilizzare il sistema nei momenti critici.
L’idea è di un’azienda con sede in Toscana, la Enegan, trader di gas e luce impegnata nella produzione di sistemi che permettono di sfruttare al meglio tutte le potenzialità delle energie rinnovabili. Di recente Enegan ha lanciato il progetto E-cube, con l’obiettivo di creare una Banca dell’Energia: un prototipo di sistema di scambio dell’energia aperto a tutti i suoi clienti. Lo scopo finale è quello di ottimizzare la produzione e l’utilizzo dell’energia da fonte rinnovabile, servendosi di tecnologie innovative dell’Internet of Things.
Attualmente in Italia la mobilità delle energie rinnovabili è ancora troppo limitata: non è infatti previsto un interscambio diretto di energia tra chi ne produce in eccesso e chi ne ha bisogno, a meno che non si passi attraverso le reti nazionali. Con la Banca dell’Energia, però, la situazione potrebbe cambiare: si stima il coinvolgimento di almeno 80mila utenze a cui sono collegati 1.500 impianti. La sostenibilità applicata agli ambiti domestici rappresenta una delle colonne portanti dell’edilizia contemporanea: in futuro potrebbe quindi essere possibile trasferire energia dall’automobile alla propria abitazione, e viceversa.