Specialisti in appartamenti in affitto

Guida pratica su come trovare casa in affitto

La seguente guida su come trovare casa in affitto ha come obiettivo spiegare come destreggiarsi in tutte le fasi della locazione, partendo da come trovare il proprio appartamento ideale, a come approcciarsi ai locatari per poi passare alla scelta del contratto migliore da stipulare ed infine a come disdirlo e a che cosa aspettarsi quando il contratto termina.

Al giorno d’oggi sempre più persone preferiscono affittare casa piuttosto che comprarla. Acquistare un’immobile prevede un investimento iniziale notevole, a cui fanno seguito i costi notarili, le tasse, l’Imu, le rate del mutuo e le varie spese di manutenzione. Così si pone un dubbio lecito: a conti fatti, non sarà più conveniente andare a vivere in affitto, anzichè spendere un patrimonio in immobili? La tendenza dell’ultimo decennio è affittare una casa al posto di comprarla.

Le proposte ed i contratti di lavoro sono sempre più determinati, nel senso che è ormai impensabile pensare di potersi fermare tutta una vita nello stesso posto.

1. Quanto si spende mediamente vivendo in affitto

Con i tempi che corrono e la crisi che ci circonda è molto difficile riuscire a far fronte ad un mutuo. Sempre più famiglie pensano di posticipare questa scelta in vista di tempi migliori. L’opzione più logica è dunque quella di prendere casa in affitto ma la domanda che molti giustamente si pongono è: qual è la giusta percentuale del nostro stipendio/pensione, insomma delle nostre entrate, da spendere per l’affitto?

L’esperto della nostra Community, professionista in affitti,  Contrattodilocazione.net concorda sulla teoria che l’ideale sarebbe:

non spendere più del 30% di quanto si guadagna

Questa percentuale è stata calcolata tenendo in conto delle spese ordinarie per vivere (cibo, bollette, vestiti ecc) e pensando di dovere far fronte a spese extra, che possono capitare durante l’arco dell’anno.

Affittare una casa e non comprarla, è utile per un inquilino dal momento che è possibile calcolare in modo specifico quali siano le spese a cui far fronte, evitando possibili e sempre più frequenti alterazioni dei tassi di interesse a danno dei mutuatari.

Il costo di un affitto, non dovrebbe essere superiore al 25-30% delle entrate dell’intero nucleo familiare.

Ecco un esempio pratico:

Per una famiglia che registra entrate complessive pari a 2.500 euro, il prezzo giusto da riservare all’affitto sarebbe pari a 750 euro.

Ovviamente ci sono fattori che influiscono molto sul prezzo dell’affitto di un’ abitazione. Nello specifico, questi sono: la città in cui si vive, la distanza della casa al centro, la metratura ed i comfort che essa mette a disposizione. Se queste sono alcune delle priorità a cui non si vuole rinunciare è ovviamente opportuno limitare gli altri consumi.

L’obiettivo è arrivare a fine mese tranquilli, sapendo di poter disporre di una quantità di denaro sufficiente per far fronte ad eventuali spese impreviste.

 

1.1. In affitto per forza o per scelta? Ecco cosa ci avete raccontato

Abbiamo svolto un piccolo sondaggio nel nostro blog, chiedendo agli utenti di esprimere la loro personale opinione sull’affitto e quale percentuale sia destinata a pagarlo.

Abbiamo fatto “i conti in tasca” a più di 530 inquilini italiani e la realtà emersa rivela che, in pratica, più della metà delle entrate si trasforma in affitto.

Cliccando qui, troverete i risultati del nostro sondaggio sui quanto si spende in media in Italia per l’affitto.

1.2. L’evoluzione dei prezzi d’affitto in Italia

Ogni mese prendiamo visione  e registriamo i prezzi degli affitti delle case presenti sul nostro portale di tutte le città italiane. In questo modo risulta facile per tutti individuare la località vicina più economica e farsi un’idea della media dei prezzi secondo della regione o della città stessa.

Evoluzione-degli-affitti-in-italia

*In questa pagina potrete conoscere i prezzi degli affitti di tutte le città italiane.

2. Come trovare una casa in affitto

Ci sono diversi modi per trovare una casa in affitto. Sicuramente i più efficienti sono:

  • Scrivere un annuncio di richiesta nei giornali economici locali o su internet. Specificate dettagliatamente chi siete (età, lavoro, situazione familiare, sesso) e la tipologia di appartamento che cercate (zona, metratura, spesa massima sostenibile, se lo volete ammobiliato o meno). Se state cercando affitti da privati, ricordatevi, a fine messaggio, di aggiungete sempre “no agenzie” e “no perditempo”.
  • Fare una passeggiata nel quartiere che vi piace e in cui vi piacerebbe vivere, per esempio, sapevi che alcuni quartieri di Bologna hanno delle caratteristiche uniche? Date un’occhiata ai balconi dei palazzi, nei bar, ai semafori, ai muri… insomma in tutti i luoghi in cui solitamente si espongono affissioni:l’annuncio  della prossima casa in affitto potreste trovarla proprio lì! Altri fornitori di notizie da non sottovalutare possono essere gli studi di geometri, architetti, commercialisti ed uffici di notai.
  • Internet è un grande alleato quando si cerca una nuova casa in affitto, e Mioaffitto.it è sicuramente il sito che fa per voi se siete in questa condizione. Contiamo più di 1.623.833.738 immobili in tutta Italia, sia da privati che da agenzie immobiliarie.

2.1. Come fare una ricerca mirata tra i nostri annunci

Sul nostro portale è possibile effettuare ricerche mirate per trovare in pochi clic la casa in affitto più adatta alle tue esigenze. Abbiamo pensato ad un modo semplice e rapido per farlo, ed il nostro menù a tendina, posto al lato degli annunci permette di selezionare le caratteristiche che deve possedere la tua prossima casa, a cui davvero non puoi rinunciare. In questo modo potrai cercare solo tra le case che più t’interessano, scartando a priori quelle che non hanno i requisiti che esigi dalla tua prossima casa.

3. Sono da preferire gli affitti da privati o è meglio affidarsi ad agenzie immobiliarie?

Al momento di dovere trovare una casa in affitto il dubbio cruciale è: meglio affitti da privati o interpellare e chiedere aiuto ad agenzie immobiliarie?

  • Privati. Senza orma di dubbio la soluzione più economica. Sempre di più si assiste ad una crescente domanda di affitti da privato. È possibile sfruttare la cerchia di amicizie, il cosiddetto passaparola per cercare occasioni. Non vi è nessuna spesa extra, infatti, la trattativa da privato a privato se gestita perfettamente, fa sì che l’inquilino riesca a  risparmiare somme notevoli. C’è da tenere in conto il rischio di probabili truffe (da cui l’agenzia non tutela al 100%). Vi saranno richieste alcune mensilità (che variano a seconda del proprietario) e una caparra, per possibili danni arrecati all’appartamento durante la vostra permanenza. La caparra vi sarà restituita alla fine del periodo di affitto, nel caso in cui l’immobile si trovi nello stesso stato in cui l’avete trovato quando siete entrati a viverci.
  • Le agenzie immobiliarie. Scegliendo il servizio dell’agenzia immobiliaria bisogna calcolare la spesa che corrisponde a 2/3 mensilità; quindi se, per esempio, l’appartamento da voi scelto costa 500 € al mese, voi dovrete pagarne subito 1000/1500 come spese di agenzia. Poi, a tutto il resto pensano loro.

Se la vostra intenzione è quella di vivere per alcuni anni nello stesso immobile, questa potrebbe essere una spesa abbordabile, ma se non siete ancora sicuri e siete alla ricerca di una sistemazione provvisoria questi costi potrebbero essere proibitivi. Le garanzie del non incappare in truffe non sono sicure al 100%. Per poter scegliere al meglio fra le diverse proposte, occorre fare riferimento a più agenzie, optando per quelle che hanno sede nella zona in cui si trova l’immobile ed in generale per coloro che vantano dei buoni feedback. Attenzione alla valutazione degli immobili, della zona ed in generale dell’intero edificio. L’ambiente è molto competitivo e l’obiettivo di tutti è affittare per primo.

4. Come contattare un proprietario

Una volta consultati gli annunci e trovati quelli che maggiormente ci interessano, è il momento di contattare il proprietario e di fissare un appartamento per vedere la casa.

Ricordate che è fondamentale visitare sempre l’appartamento prima di decidere di affittarlo, mai fidarsi ciecamente delle fotografie e delle descrizioni senza vederlo con i propri occhi.

Potrete accordarvi con il propietario attraverso mail, messaggi SMS o addirittura tramite l’iinovativa ed economica applicazione di WhatsApp. Il miglior modo per contattare il proprietario ed evitare fraintendimenti rimane sempre e comunque una telefonata, magari di sera fissando un appuntamento per la mattina seguente (compatibilmente con i rispettivi impegni).

I bisogni delle persone che cercano casa in affitto sono sempre più precisi e data la situazione economica sociale, due sono elementi principali a cui si presta maggiormente attenzione: il risparmio e la qualità dei servizi. Per questo in Mioaffitto vogliamo offrirvi la più valta scelta di opzioni, per aiutarvi a trovare la vostra prossima casa.

Contattare i propietari dal nostro portale è molto facile e rapido. Nella stessa pagina dell’annuncio, proprio accanto alle foto troverete due opzioni per farlo:

  1. Mediante il numero di telefono è possibile mettersi in contatto diretto con il proprietario della casa che volete visitare.
  2. Proprio sotto al numero di telefono, troverete un breve formulario da compilare che arriverà direttamente alla posta elettronica del propietario di casa.

Come contattare un proprietario

5. A cosa fare attenzione quando si visita per la prima volta una casa?

Solitamente, quando visitiamo una casa in affitto ci focalizziamo per lo più sulla parte estetica. Esistono però dei fattori da non sottovalutare, quali le installazioni. Al momento della visita dell’immobile il tempo può essere poco e bisogna approfittarne per chiedere veramente tutto al proprietario, o alla persona che ci sta mostrando l’abitazione.

Ecco allora alcuni aspetti da verificare, delle domande da chiedere assolutamente e dei pratici consigli durante la visita di un appartamento:

  • Verificate gli impianti elettrici: sono sani? Funzionano?
  • In che stato si trovano le finestre? Gli infissi sono importantissimi, per evitare fuoriuscite di calore e conseguenti bollette molto salate.
  • Di quale materiale sono le tubature? Se si tratta di piombo, devi tenere in conto la tossicità e prendere le dovute precauzioni quotidianemente.
  • Il riscaldamento è centralizzato? Nel caso in cui non ci fosse, il termosifone è in grado di assicurare un adeguato calore?
  • Controlla lo stato dei muri e verifica che non ci sia muffa. Può causare problemi di salute: le sue spore e le sue tossine non devono essere presenti nelle abitazioni dove viviamo e respiriamo.
  • Chiedi informazioni sui vicini: chissà che dietro un prezzo stracciato per un meraviglioso appartamento si nasconda un vicinato rumoroso e scontroso.
  • Chiedi subito al locatore se tutta la casa sarà effettivamente a tua disposizione. Alcuni proprietari infatti impediscono l’accesso ad alcune stanze.

In questa fase, potrebbero esserti utili anche dare un’occhiate alle 10 cose da sapere prima di prendere una casa in affitto.

Per evitare di dimenticarti di chiedere proprio tutto alla persona che ti farà vedere la casa, stampa questa comoda lista di domande.

Vuoi trovare casa in affitto in un batter d’occhio? Consulta i consigli pratici della nostra guida!
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6. È possibile negoziare il prezzo? Se si, in quale modo?

Negoziare il prezzo dell’affitto con il proprietario di casa è possibile. Ovviamente tutto dipende da quanto il locatore sia disposto a venirvi incontro e quanto si ha intenzione di proporre.

Ci sono alcuni accorgimenti da tenere in conto quando ci si appresta a chiedere una diminuzione dei prezzi:

  • Investigate sulle esigenze del vostro padrone di casa: se, si ha a che fare con  un privato che usa i soldi per poter pagare le rate del proprio mutuo, ci sarà più interesse ad ascoltare le vostre richieste ed evitare di perdervi come inquilino.
  • Non fate trapelare il vostro entusiasmo per la casa. Se il venditore lo intuisce, avrà in mano più potere durante la trattativa. Sii sempre il più oggettivo possibile.
  • Indaga sull’immobile: da quanto è in affitto? Per quale motivo l’ultimo inquilino s’è trasferito altrove?
  • Se abitate nella casa da un po’ di tempo e la vostra condotta è sempre stata impeccabile, fate leva su questo aspetto. Se i pagamenti sono sempre stati regolari e l’immobile non ha subito danni, non sarebbe conveniente perdervi come affittuario.
  • Cercate nuovi modi per risparmiare. Se la casa affittata comprendeva elettrodomestici, è legittimo chiedere al proprietario di cambiare quelli più datati, sostituendoli con alcuni di classe energetica superiore, per poter consumare meno.
  • Ricordate che un comportamento educato e rispettoso è sempre il miglior approccio durante una negozazione seria volta a risultati concreti.
  • Se dall’altra parte riscontrate astio, non continuate. Spesso ottenere a un abbassamento del prezzo porta alla scontrosità del locatore. La contrattazione deve avvenire in modo sereno, e l’obiettivo principale è quello di far valere le proprie ragioni.

Abbiamo chiesto agli inquilini, se avessero mai chiesto, al proprietario di casa, un abbassamento del prezzo del canone d’affitto, e guardate cosa ne è emerso:

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7. Quale tipo di contratto di affitto è quello che fa per me?

Per gli affitti degli immobili ad uso abitativo esistono più contratti stipulabili. Per sapere quello più opportuno da stipulare occorre conoscere le caratteristiche dei più frequenti e non escluderne a priori nessuno (cosa frequenta con quello ad affitto con riscatto)

7.1. Contratto d’affitti per studenti universitari

- Durata: minimo 6 massimo 36 mesi;
- Canone: fissato dall’accordo territoriale tra organizzazioni sindacali, Università e associazioni degli studenti;
- Agevolazioni fiscali per il proprietario: imposta di registro ridotta del 30%, Irpef sul 59,5% del canone annuo.

Cliccando qui troverete tutte le informazioni sugli affitti per studenti

7.2. Affitto con riscatto

- Durata: dai 2 ai 4 anni- La caparra: è versata nel momento della formalizzazione del contratto. Il futuro acquirente versa un caparra-anticipo equivalente al 6/8% del valore della casa;

- La quota mensile: il venditore ha l’obbligo di alzare del 14% la quota mensile del canone di locazione.

Mutuo ed affitto si mescolano: il futuro acquirente vive nella casa pagando l’ importo concordato per comprare l’immobile dilazionato negli anni, esattamente come una locazione. Il venditore è il proprietario sino all’ultima rata.

Il contratto d’affitto con riscatto è una forma del tutto moderna di acquisto di un immobile. Informati, può essere un’occasione da non perdere.

7.3. Contratto di locazione a canone libero 4+4

Il proprietario e l’inquilino non sono vincolati ad uno schema predefinito ed il canone è determinato liberamente. L’unica condizione imposta dalla legge è una durata minima di 4 anni, con rinnovo per altri 4 anni.

Qui tutte le informazioni per conoscere davvero tutto sul contratto 4+4.

7.4. Contratto di locazione a canone concordato 3+ 2

-Durata minima: maggiore ai 18 mesi.

A prima vista si tratta dell’opzione più conveniente dato che i prezzi sono calmierati e i benefici sono sia per gli affittuari che per i proprietari che pagheranno un a cedolare secca più bassa.

Troverete qui tutto quello che c’è da sapere sul contratto d’affitto a canone concordato.

8. Tutto quello che c’è da sapere prima di firmare un contratto

Prima di apporre la vostra firma su un documento ufficiale, quale un contratto di affitto, assicuratevi di avere veramente tutto chiaro. Analizzare l’intero contratto di affitto e controllare tutte le clausole è d’obbligo per non trovare sorprese inattese nel durante la permanenza nell’immobile. Nel contratto d’affitto infatti potrete controllare tutti i vostri obblighi nei confronti del proprietario, l’importo dettagliato dell’affitto, le spese extra e quelle incluse nel canone mensile, la durata del contratto.

Se il proprietario dell’immobile che avete affittato ha optato per la cedolare secca non dovrete pagare l’adeguamento ISTAT del canone.

Informatevi bene sulla questione utenze. Soprattutto quando l’appartamento è nuovo, bisogna stabilire a chi saranno intestate e chi le pagherà.

La cauzione è un argomento molto importante e prima di firmare un contratto di affitto è giusto che tutto sia molto trasparente. L’ articolo 11 della legge sull’equo canone, stabilisce che a titolo di deposito cauzionale possa essere pagata un importo pari a tre mesi di affitto. A questa somma, il proprietario dovrebbe corrispondere gli interessi legali, anche se sempre più proprietari preferiscono scalare la somma dal canone di affitto. La cauzione deve essere restitutita all’inquilino solo quando abbia adempiuto ad ognuna delle sue obbligazioni, ovvero il pagamento del canone mensile, la riconsegna dell’immobile non danneggiato e tutto quanto previsto dal contratto.

Evitate di fare la fine di Clément Crippa, il famoso caso dell’inquilino che a detta sua, senza particolari spiegazioni non si vide restituire la caparra e decise di passare alle maniere forti per ottenerle.

9. Top 5 delle applicazioni per calcolare le tasse sulla casa

Nel web abbiamo trovato alcune applicazioni veramente utili per calcolare le principali tasse sulla casa.

Ecco la nostra top 5:

  1. Calcolatrice utile per la tassa sui rifiuti, la cosiddetta TARES
  2. Come calcolare l’ APE, attestato di prestazione energetica (ex ACE)
  3. Calcolatrice  IMU
  4. Come sapere a quanto ammonta la MINI IMU
  5. Calcolare il VALORE CATASTALE di un immobile.

10. In base a cosa il proprietario sceglie l’inquilino?

Il proprietario, al momento di affittare un proprio immobile teme di incorrere principalmente in due rischi: non essere pagato o subire danni alla casa.

Per questo motivo, al momento di scegliere chi andrà ad abitare nella sua proprietà, sarà legittimato a chiedere informazioni sul potenziale inquilino, volendosi informare sulla sua situazione economica e familiare. Ogni proprietario ha in mente a quale target di persona desidera affittare la casa. Potrà capitare che desideri delle referenze o una raccomandata che specifichi la stabilità e la posizione economica del futuro inquilino.

Questo discorso è abbastanza relativo, in quanto tanto si baserà sulla prima impressione e sul tipo di feeling che andrete ad instaurare col locatore al momento della visita dell’immobile.

Se sei una prooprietario di casa, ti sarà utile leggere la nostra guida su come trovare l’inquilino perfetto .

11. Contributi finanziari per affittare una casa

I contributi finanziari volti ad aiutare le persone che hanno difficoltà a potersi permettere un tetto ci sono, e sono diversi da regione a regione, avolte anche da città in città.

Esiste infatti la legge numero 43 datata 19 dicembre 1998 che prevede un Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, il cui importo viene determinato annualmente dalla Finanziaria. Per beneficiare di tale contributo occorre essere in possesso di alcuni requisiti minimi, stabiliti dal decreto del Ministro dei Lavori Pubblici 7 giugno 1999, legati al reddito annuo percepito ed alla presenza, nel nucleo familiare, di persone con più di 65 anni d’età o che presentino alcune forme di disabilità.

Per essere sempre informati sugli aiuti statali occorre effettuare una ricerca in base alla zona in cui state cercando affitto, oppure recandovi direttamente agli uffici comunali di appartenenza.

Ovviamente, il contratto d’affitto per il quale sta per richiedere un contributo, deve essere regolarmente registrato. I contributi infatti vengono elargiti dai Comuni, che stabiliscono l’entità e le modalità di distribuzione ed i requisiti dei beneficiari mediante bandi pubblici.

Potrete trovare ulteriori informazioni a questo link: http://www.lineaamica.gov.it/risposte/affitto-contributi-affitti-onerosi

12. Come disdire un contratto d’affitto

Una volta affittata una casa può succedere che si arrivi ad un punto in cui si debba per forza disdire il contratto. Ecco come fare, in 5 semplici passi:

  • Verificate attentamente, nel contratto, le condizioni generali di disdetta
    Per potere sciogliere il contratto è necessario far recapitare una raccomandata con ricevuta di ritorno al proprietario, con un preavviso minimo di 6 mesi rispetto alla data di rilascio dell’immobile. Nella raccomandata bisogna specificare i dati del conduttore e i motivi per i quali si intende recedere il contratto d’affitto.
  • In caso di motivazioni urgenti

Nel caso in cui non fosse possibile aspettare i sei mesi per lasciare l’immobile e per motivazioni urgenti si è costretti a trasferirsi il preavviso può essere inviato con le stesse modalità illustrate nel passo precedente, però fino a un minimo di tre mesi.

Quando sorgono motivazioni urgenti che inducono alla disdetta anticipata di un contratto d’affitto, Data l’eccezionalità di questo tipo di situazioni, la specificità delle motivazioni che spingono alla disdetta del contratto, diventa più importante, se non addirittura obbligatoria nei casi in cui intervengono cause urgenti nello scioglimento anticipato del contratto. In questi casi infatti, sarà opportuno mettere a disposizione del locatario anche la certificazione di queste cause attraverso una documentazione specifica e dettagliata.

  • Tasse di chiusura contratto

Recedere un contratto d’affitto anticipatamente implica il pagamento di una tassa pari a € 67,00, che il locatario deve saldare all’ Agenzia dell’Entrate. Generalmente questa spesa si ripartisce tra il locatario e il conduttore come condizione contrattuale. Per tutti i casi specifici è opportuno osservare che il contratto contenga questa condizione. In caso contrario sarà obbligo del locatario saldare il pagamento della tassa di chiusura.

13. Conclusioni

Mioaffitto si augura che questa guida, questi consigli e queste dritte rendano la ricerca della vostra prossima casa un’esperienza serena ed appagante.

Per qualsiasi dubbio, vi ricordiamo che potete domandare alla nostra Community, dove esperti qualificati del settore immobiliario sapranno consigliarvi al meglio.

4 Risposte a Guida pratica su come trovare casa in affitto

  1. ANTONIO scrive:

    Complimenti per le informazioni corrette ed oneste quando si garantiscono sia al locatore che la conduttore. Questo è il compito che dovrebbe avere ogni azienda o società privata o pubblica. Antonio

  2. Carola scrive:

    Salve
    Ii sono disperata 2 mesi fa sono tornata in italia e apro una attivita volevo prendermi un departamento in affito pero mi chiedono una busta paga o un garante, mi potete dar un consiglio????? Come devo fare?????

  3. Felisberto Robi scrive:

    Salve e buongiorno,
    io sono in cerca di un appartamento in affito per 3 mesi, e vivo in Swizzera. Io vorrei fare in Italia un esperienza. Sarei contento e sollevato se mi potete dare un consiglio? Se posso affittare una casa in Italia con la residenza in Svizzera?

    Vi ringrazio in avanti per i Vostri consigli

  4. Avere a disposizione una guida dettagliata che possa venire in aiuto quando si deve affittare un appartamento è molto importante. Quella proposta in questo articolo è davvero ben realizzata. Complimenti!

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